sabato, Settembre 27, 2025
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    Coro Orvieto: Quando una Chiesa Diventa il Ristorante più Bello del Mondo

    Nel cuore medievale di Orvieto, dove il tufo racconta storie millenarie, una chiesa sconsacrata si è trasformata nel palcoscenico di una rivoluzione gastronomica. Non è solo un ristorante: è un’esperienza che sfida i confini tra passato e presente, tra spiritualità e convivialità. La chiesa di San Giuseppe ha vissuto secoli di preghiere e contemplazione. Oggi, quelle stesse volte a crociera che un tempo amplificavano i canti liturgici risuonano delle conversazioni animate dei commensali e del tintinnio dei calici. Questa non è stata una semplice ristrutturazione, ma una rinascita architettonica e concettuale. Il progetto, guidato dall’architetto Giuliano Andrea Delluva in collaborazione con il proprietario Raffaele Tysserand, ha saputo dialogare silenziosamente con la storia. I nove metri di altezza, che un tempo elevavano lo spirito verso il divino, ora creano un’atmosfera di intimità solenne che avvolge ogni cena in un’aura di sacralità laica.

    Coro Orvieto: Quando una Chiesa Diventa il Ristorante più Bello del Mondo

    Il Coro ristorante è l’unica insegna italiana candidata al Prix Versailles 2025, il riconoscimento globale patrocinato da UNESCO e Nazioni Unite che ogni anno incorona il ristorante più bello del mondo. Questa nomination non è solo un riconoscimento estetico: è la celebrazione di un approccio visionario che ha saputo trasformare un luogo di culto in un tempio della gastronomia contemporanea. La luce naturale, protagonista indiscussa dello spazio, ammorbidisce le superfici di tufo a vista e accompagna lo sguardo dalla navata all’abside, creando un percorso visivo che scandisce naturalmente il ritmo dell’esperienza culinaria.

    Coro Orvieto: Quando una Chiesa Diventa il Ristorante più Bello del Mondo
    Coro Orvieto: Quando una Chiesa Diventa il Ristorante più Bello del Mondo

    Dietro questa sinfonia di sapori e sensazioni ci sono lo chef Ronald Bukri e il direttore di sala Fra Perali, un sodalizio nato da anni di lavoro condiviso. La loro cucina identitaria esalta gli ingredienti umbri attraverso tecniche internazionali, creando un ponte tra tradizione locale e innovazione globale. Il nome stesso, “Coro”, racconta questo approccio corale dove ogni elemento – dagli ingredienti ai tavoli, dalla luce all’acustica – contribuisce a un’armonia complessiva che trasforma ogni pasto in una performance multisensoriale. Le tracce dell’antico altare dialogano con un progetto moderno, leggero e misurato, capace di valorizzare la memoria del luogo senza scenografie forzate. Qui il rito si sposta dalla liturgia alla tavola, e l’altezza originaria dello spazio, un tempo pensata per elevare l’anima, diventa protagonista dell’esperienza progettuale contemporanea. Questo non è semplicemente un restauro: è una “camera di risonanza” dell’identità orvietana, dove la chiesa sconsacrata si trasforma in un nuovo luogo di comunità. Un spazio dove la condivisione del cibo diventa il nuovo sacramento, e dove ogni commensale partecipa a un rituale di bellezza e gusto.

    Coro Orvieto: Quando una Chiesa Diventa il Ristorante più Bello del Mondo
    Coro Orvieto: Quando una Chiesa Diventa il Ristorante più Bello del Mondo

    In Umbria, il passato non si limita a sopravvivere: si reinventa con coraggio e visione. Coro rappresenta l’eccellenza di questo approccio, dimostrando che la conservazione architettonica può sposarsi perfettamente con l’innovazione culinaria. Mentre aspettiamo il verdetto del Prix Versailles 2025, una cosa è certa: Coro ha già vinto la sfida più importante, quella di trasformare uno spazio sacro in un luogo dove la bellezza, il gusto e la storia si fondono in un’esperienza indimenticabile. Perché a volte, per toccare il cielo, basta sedersi a tavola nel posto giusto.

    Image source https://www.instagram.com/cororistorante/, Instagram

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