Per Maison Margiela, l’autunno-inverno 2025 è un viaggio estetico che si trasforma in racconto. A guidarlo è Glenn Martens, che sceglie Miley Cyrus come volto di una campagna destinata a restare nella memoria. Non una semplice serie di immagini, ma ritratti pittorici firmati da Paolo Roversi, maestro della fotografia che ha saputo plasmare la luce come fosse materia viva. Miley appare sospesa in un tempo indefinito: i suoi tratti si dissolvono in ombre vellutate, il suo corpo diventa narrazione. In lei convivono fragilità e potenza, istinto e introspezione. È l’icona pop che si lascia trasformare in musa, rivelando lati inaspettati di sé. Roversi cattura questa metamorfosi con uno sguardo che più che documentare, dipinge.
La collezione di Martens si inserisce in questo immaginario come un linguaggio parallelo: tagli decostruiti, volumi che suggeriscono protezione, tessuti che dialogano con la pelle e con la luce. Ogni capo sembra raccontare una storia di identità in movimento, di confini che si dissolvono tra moda e arte. Questa campagna non è soltanto un esercizio estetico: è una riflessione sulla forza della trasformazione. Maison Margiela, attraverso Cyrus e Roversi, ci invita a contemplare la bellezza che nasce dall’ibrido, dall’incontro di linguaggi diversi e dall’abbraccio delle contraddizioni.

l risultato è un universo poetico e potente, dove l’immagine non si limita a mostrare, ma a evocare. Un promemoria che la moda, quando incontra l’arte, diventa narrazione intima, capace di parlare direttamente all’anima.
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