Il suono metallico dei binari, l’eco dei passi frettolosi, l’aria densa di una stazione della metro newyorkese. È qui, tra la folla anonima di pendolari, che è nata una leggenda. Bhavitha Mandava, 25 anni, due lauree e un sogno ancora indefinito, non sapeva che quel viaggio in metropolitana avrebbe cambiato per sempre la sua vita e, con essa, il volto della moda internazionale. Due settimane. È bastato questo breve lasso di tempo perché Bhavitha passasse dall’anonimato delle stazioni sotterranee alle luci abbaglianti delle passerelle più prestigiose del mondo. La sua presenza magnetica – quella stessa qualità che l’ha fatta notare tra migliaia di volti anonimi – è diventata il suo biglietto d’ingresso in un universo dove pochi riescono ad emergere. Il debutto da Bottega Veneta è stato solo l’inizio di un percorso straordinario che l’ha vista protagonista delle campagne più iconiche e delle sfilate più esclusive del panorama fashion internazionale.
Ciò che rende Bhavitha davvero unica nel panorama della moda contemporanea non è solo la sua bellezza eterea, ma la profondità intellettuale che porta con sé. Due lauree – una in architettura conseguita in India e una in Interactive Design and Media alla prestigiosa NYU – testimoniano una mente brillante che ha scelto di esprimere la propria creatività attraverso il corpo e la moda. “L’architettura e il design interattivo mi hanno insegnato a vedere lo spazio e il movimento in modo diverso”, potrebbe dire chi, come lei, ha trasformato la conoscenza accademica in arte vivente sulle passerelle.

Da Dior a Courrèges, passando per collaborazioni che hanno ridefinito i canoni estetici contemporanei, Bhavitha ha saputo adattarsi e brillare in ogni contesto, portando sempre con sé quella freschezza autentica che deriva dalla sua formazione multiculturale. Ogni apparizione è stata un piccolo terremoto nel mondo della moda, un segnale che i tempi stavano cambiando e che la bellezza aveva finalmente trovato nuove forme di espressione.E poi è arrivato il momento. Aprire la sfilata Métiers d’Art 2025/26 di Chanel – proprio nella stessa metropolitana dove tutto è iniziato – rappresenta molto più di un semplice traguardo professionale. È la consacrazione di un percorso che ha trasformato una studentessa indiana in un’icona globale. Matthieu Blazy ha scelto lei per questo momento storico, riconoscendo in Bhavitha non solo una modella eccezionale, ma un simbolo di cambiamento per l’intera industria della moda.
Essere la prima modella indiana ad aprire una sfilata Chanel non è solo un record personale: è un ponte costruito tra culture, un messaggio potente che risuona ben oltre le sale della moda parigina. Bhavitha rappresenta una generazione che non accetta limiti, che trasforma gli ostacoli in opportunità e che ridefinisce costantemente i parametri del successo. La sua storia ci ricorda che i sogni più belli nascono spesso nei luoghi più inaspettati – anche in una stazione della metropolitana – e che il talento, quando incontra la determinazione, può davvero cambiare il mondo. In un’epoca in cui la moda cerca disperatamente autenticità, Bhavitha Mandava non è solo una modella del momento: è la voce di un futuro che finalmente riconosce la bellezza in tutte le sue forme.
Image source https://www.instagram.com/bhavithamandava/




