La moda racconta storie, e Givenchy ne sta scrivendo una nuova. Dopo l’arrivo di Sarah Burton alla direzione creativa della maison, è finalmente uscita la prima campagna ufficiale della nuova era. E il volto scelto per rappresentarla è quello di Kaia Gerber, simbolo perfetto di una femminilità moderna, elegante e consapevole. Kaia Gerber non è solo una modella. È un’icona generazionale. Figlia d’arte, sì, ma con una propria identità fortissima: classe innata, bellezza naturale, e una presenza che cattura senza sforzo.
La sua immagine incarna l’equilibrio che Sarah Burton vuole portare in Givenchy: una moda che unisce la struttura alla leggerezza, la forza alla grazia. Sceglierla come protagonista della prima campagna non è solo una scelta estetica, ma anche culturale. Kaia rappresenta una nuova femminilità: elegante, ma mai costruita.
A rendere questa campagna ancora più potente è lo sguardo di Halina Reijn, celebre fotografa e regista olandese, apprezzata per la sua capacità di raccontare la donna in modo autentico e profondo.
Le immagini sono intense, pulite, essenziali. Non ci sono eccessi, solo Kaia, la luce e l’abito. Un’atmosfera sospesa, quasi cinematografica, che lascia spazio all’emozione più che all’apparenza.
Sarah Burton, già nota per la sua raffinata visione da Alexander McQueen, trasforma Givenchy in un dialogo tra passato e futuro. Il risultato? Una campagna che non urla, ma sussurra con stile.
Minimalismo sartoriale, eleganza senza tempo e una nuova attenzione alla narrazione visiva. Kaia Gerber per Givenchy non è solo una scelta estetica, ma un manifesto di stile: consapevole, moderno e profondamente femminile.
Con Sarah Burton alla guida e Halina Reijn dietro l’obiettivo, la maison apre un nuovo capitolo che parla al presente — e guarda lontano.
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