Si chiama Leonardo, ha solo 11 anni, ma quando sale dietro la consolle diventa DJ Qvinto: un piccolo artista con un cuore grande e un talento che conquista al primo beat. Abbiamo avuto il piacere – e l’emozione – di vederlo in azione alla prima edizione del Premio Internazionale della Cultura (PIC), svoltasi nella magnifica cornice del Campidoglio a Roma. Tra adulti, artisti affermati e ospiti di prestigio, è stato proprio lui, il più giovane di tutti, a rubare la scena. Con le cuffie ben salde sulle orecchie e un’espressione concentrata ma serena, DJ Qvinto ha saputo far vibrare l’aria con una selezione musicale che sembrava parlare direttamente al cuore del pubblico.

C’erano sorrisi, stupore, qualche lacrima d’emozione e tanti applausi: nessuno si aspettava così tanta magia da un bambino di soli 11 anni. E invece, ogni nota raccontava qualcosa di lui: la sua passione, la sua fantasia, il suo amore puro per la musica. Leonardo non è solo un DJ prodigio. È un esempio luminoso di come la creatività non abbia età e di come, a volte, siano proprio i più piccoli a regalarci le emozioni più autentiche. La sua presenza al PIC è stata un momento speciale, uno di quelli che restano nel cuore e che ci ricordano quanto sia bello credere nei sogni, anche (e soprattutto) quando arrivano da una voce giovane. DJ Qvinto ci ha insegnato che l’arte può nascere ovunque, anche nelle mani di un bambino che gioca con i suoni e li trasforma in emozione. E siamo certi che questo è solo l’inizio di un viaggio straordinario.
Perché quando il talento è vero, l’età non conta. Conta il cuore.
Image source: Courtesy of Federico Salamone